giovedì 28 luglio 2016

Brasile 1811: 27 schiavi morti nella traversata, danno collaterale


Jornal “Idade d'Ouro do Brazil

Edizione 20 settembre 1811

Nella relazione delle navi in entrata:

"il 19 [settembre] dall'isola del Principe, 
il brigantino Alexandre Magno, 
capitano José Custodio Godinho, 
33 giorni di viaggio, 
carico di 410 prigionieri (morirono 27)".


da Biblioteca Nacional digital 

La morte di 27 prigionieri, futuri schiavi, 
era un semplice danno collaterale 
degno di nota solo perché si trattava 
di una perdita economica.

Sulla nave viaggiavano anche quattro passeggeri 
tra i quali una donna.
I loro nomi sono citati di seguito nella relazione.

Sappiamo però che nel resto dell'America Latina le cose sono differenti:

"in questo mese [ottobre 1811]tutta l'America spagnola 
applaudisce all'abolizione della tratta dei negri. 
I nuovi governi della Plata, di Venezuela e Chili 
vietano l'importazione ed il commercio degli schiavi. 
Al Chili tutti i figli degli schiavi 
nati dal 14 ottobre 1811 
vengono dichiarati liberi. 
Qualunque schiavo di paese straniero 
acquista la lbertà dimorando sei mesi al Chili. 
L'Assemblea di Buenos Ayres decreta che
lo schiavo il quale porrà piede sul suo territorio
sarà libero al medesimo istante."

(Da "Annali del mondo" del 1º gennaio 1838, 
disponibile su Google books)

Nessun commento:

Posta un commento