sabato 23 luglio 2016

La schiavitù nella piccola pubblicità (9)


Annunci di compravendita di schiavi nel Brasile del XIX secolo

"Gazeta" di Rio de Janeiro.

Edizione del 3 marzo 1810.

Nella sezione Avisos
dopo l'annuncio di una promozione militare,
troviamo:

"Al sig. Giudice del Palazzo [del Re] Bernardo José da Cunha 
manca uno schiavo nuovo
[ossia: appena comprato]  
di nome Manuel, di etnia Benguelle, 
marcato [a fuoco] con una A e una S 
sovrapposte sul petto a sinistra,
magro, statura normale, 
faccia rotonda, occhi vivi, 
con un paio di pantaloni bianchi e una camicia a righe blu, 
che gli fuggì dalla sua proprietà di Catumby 
il 21 gennaio di quest'anno.
Qualsiasi persona che lo trovi
lo potrà consegnare al citato sig. Giudice 
che abita sopra la farmacia del defunto Manoel José 
della via Destra 
e riceverà la sua ricompensa."

Anche se non era comune nelle città,
marcare a fuoco uno schiavo,
esattamente come si faceva con gli animali,
era normale nell'immenso territorio rurale brasiliano.

Ovviamente la storia della schiavitù
in Brasile richiederebbe tomi immensi.
Il mio ben più modesto obiettivo è quello
di fornire lo spunto per ulteriori ricerche
e approfondimenti.
Per questo motivo mi limito a tradurre gli annunci
e fornire alcune necessarie spiegazioni.    

Si ringrazia la Biblioteca Nacional digital 
da dove sono tratti tutti gli annunci.

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