Annunci di compravendita di schiavi nel Brasile del XIX secolo
Il 14
maggio 1811, esce a Salvador di Bahia,
nel nordest del Brasile,
il
giornale “Idade d’Ouro do Brazil”,
il secondo giornale pubblicato in Brasile.
Come la Gazeta di
Rio de Janeiro
anche “Idade d'Ouro do Brazil” è,
in pratica, un
giornale ufficiale,
anche se di proprietà privata.
Il giornale esce
con il beneplacito
del Governatore di Bahia e,
data la sua funzione,
sarà conosciuta come la “Gazeta” di Bahia.
La grande differenza
è che il giornale,
per essere di iniziativa privata,
sarà sottoposto a censura preventiva.
Il 23 luglio 1811
nella sezione Avisos
de
“Idade d'Ouro do Brazil”,
troviamo:
“Chi voglia
vendere schiavi ufficiali
di muratore e carpintiere
si rivolga a
Joaquim da Silva Guimarães,
che abita in via Caes da Ainaras”
Si definiva
“ufficiale” di varie professioni,
lo schiavo che, su richiesta
del padrone,
avesse lavorato come apprendista
presso qualche artigiano
che,
a pagamento, insegnava il mestiere richiesto.
Su “Idade d'Ouro
do Brazil” vi è un'altra sezione
con informazioni importanti:
si tratta della relazione
delle navi
che salpano o approdano al porto di Salvador de Bahia.
In
questa sezione, nella stessa edizione del 23 luglio 1811
troviamo questo
breve resoconto:
"Questa imbarcazione
era in viaggio
dal porto [dell'isola di Fayal]verso Havana,
ebbene a
otto leghe dall'isola di San Domingos
[dove gli schiavi avevano
appena espulso i francesi e eletto un re]
incontrò un Brigantino di
guerra dei negri di detta isola
che la portarono fino alla base della
loro squadra
e, verificato che la nave aveva 400 e più negri da
vendere,
lo comunicarono al re
che li fece sbarcare, li valutò per
prezzi diversi
e fece pagare tutto il valore con generi del paese.
La notizia è da
valutare ma fa pensare ad ipotesi già note
secondo le quali la schiavitù
fosse un'istituzione
presente anche in varie società tribali
africane.