mercoledì 20 luglio 2016

La schiavitu nella piccola pubblicità (6)

Annunci di compravendita di schiavi nel Brasile del XIX secolo

Sempre nella sezione Avisos e sempre sulla 'Gazeta', 
il 15 luglio 1809, 
dopo le notizie sulla guerra tra Napoleone e l 'Austria, 
tra due offerte di vendita di proprietà terriere abbiamo:

Fuggì nel novembre scorso 
al capo del reggimento Pio Antonio dos Santos, 
uno schiavo negro, ladino, 
del popolo Benguella, 
con 13 anni di età
faccia rotonda 
e sulla guancia destra una macchia, 
molto scuro di pelle, occhi grandi, 
chi ne abbia notizie lo consegni al suo signore 
che oltre a una buona ricompensa 
pagherà tutte le spese che siano state fatte con lo stesso”.

Uno schiavo "ladino" era uno schiavo 
o nato in Brasile,
(in questo caso la definizione era "escravo crioulo")
o che comunque che parlava portoghese
ed era, diciamo, integrato.
Come già detto,
i figli di schiavi, nascevano schiavi.
Questo spiega l'indicazione corretta dell'età,
a differenza di quanto visto in annunci precedenti.
In un documento disponibile online,
dove sono elencati gli schiavi di proprietà 
di un certo Manuel Barbosa de Oliveira Gomes,
si vede il nome di uno schiavo di nome Daniel
di sei anni di età.


martedì 19 luglio 2016

La schiavitù nella piccola pubblicità (5)

Annunci di compravendita di schiavi nel Brasile del XIX secolo.


Sulla “Gazeta” di Rio de Janeiro 
del 6 maggio 1809
troviamo, sempre negli Avisos, 
tra l'annuncio di un nuovo libro 
e l'offerta di vernici: 

Manca una negra giovane, 
chiamata Rita, 
del popolo Benguella, statura normale, 
testa lunga, 
con due orecchini di perline in ogni orecchio; 
chi ne abbia notizie 
ne parli con la signora Anna Emericiana 
che abita nella via 
sulla destra della Lapa do Desterro, n. 33 
che ricompenserà 
chi gliela consegni o ne dia notizie sicure1”.

Popolo Benguela: 
venivano così definiti gli schiavi africani 
imbarcati nella città di Benguela, 
fondata nell'attuale Angola nel 1617. 
Venivano imbarcati in questo porto schiavi 
provenienti, in realtà, da varie 
e diverse tribù dell'interno.

È interessante sapere che su "Il Giornale italiano"
dello stesso giorno troviamo questa notizia
(nell'ambito anche dell'ossequio 
all'occupazione francese dell'epoca):

"Caralambo Coidan, Mamourin Avloniti, 
Gerasimo Coidan, Marco Ferendinò, 
Dionisio Condogonri, Gerasimo Pillarinò, 
Giacomo Cassamagni, Dionisio Pillarinò, 
Michele Pillarinò, Stati Ceſfalà, 
Simone Ardavani, Spiro Curneli 
e Dionisio Partido, 
tutti di professione marinai [di Cefalù], 
sono stati liberati dalla schiavitù di Tripoli in Barbaria, 
per li buoni offici di quel signor Console Generale Francese, 
e furono approvigionati sino a Patrasso, 
per il loro trasporto 
non meno che per il loro mantenimento, 
dal sig. Roussel console di Francia in Canea.

lunedì 18 luglio 2016

La schiavitù nella piccola pubblicità (4)

Continuiamo con gli annunci di compravendita di schiavi nel Brasile del XIX secolo.

Il ventisei aprile 1809 "Gazeta" di Rio de Janeiro, 
che, ricordiamolo era il giornale ufficiale del regno,
sempre nella sezione Avisos
dopo un annuncio in cui si rettificano prezzi di libri 
annunciati nell'edizione precedente 
troviamo:

È sparito, dal 24 dicembre 1807 [quasi due anni prima] 
un ragazzo di nome Miguel, 
del popolo Usá con età tra i tredici e i quattordici anni, 
faccia rotonda, naso con punta grossa, 
molto scuro di pelle, 
e come altro segno gli manca l'alluce ad un piede 
che gli è caduto ed è rimasto un moncherino; 
indossa una camicia e pantaloni di cotone; 
chi lo incontri e lo porti al negozio di tessuti n. 8 
nella via Direita tra la via do Ouvidor e quella del Carmo 
o nella casa del Cavaliere Manoel Joaquim 
in via São Salvador nella città nuova, 
sarà remunerato generosamente con buona ricompensa”.

Come vedete, anche a 13 anni si poteva essere schiavi,
anzi per la legge si nasceva schiavi.

Usá é probabilmente una errata trascrizione di Haussá
popolo della attuale Nigeria.

E, subito dopo, un annuncio di assurda normalità:

Chi possieda un negro [di professione] fabbro 
e lo desideri vendere tratti oggi nella sede della Gazeta 
dove gli si dirà chi lo desidera comprare”.

Di seguito l'annuncio di vendita di una proprietà terriera.

[Credo che conoscere il passato,
da cui in fondo deriviamo,
possa essere molto utile.
Magari per evitare o cercare di evitare gli stessi errori.]


domenica 17 luglio 2016

La schiavitù nella piccola pubblicità (3)


Sempre sullo stesso giornale (Gazeta de Rio de Janeiro)
nella sezione Avisos dell'otto marzo 1809, 
dopo due pagine di dotte informazioni sulle guerre cartaginesi (!) 
troviamo:

Chi incontri o sappia di una schiava ancora giovane di nome Rosa
con una camicia e una gonna bianca e una fascia rossa
con un bottone nero nell'orecchio, alta, robusta
e se ne è data mancanza il 24 del mese scorso 
quando uscì di casa con un barile nuovo 
per andare a prendere l'acqua, 
si metta in contatto 
con il sergente maggiore José Ignacio de Almeida 
in via da Guarda Velha n. 18 
che a chi la troverà darà ricompensa“.

Da notare la descrizione dei vestiti indossati, 
quasi sempre l'unica cosa che riuscivano a portare via 
(oltre al barile nuovo in questo caso).
Per la ricompensa citata, 
è bene ricordare che vi era una specifica regolamentazione 
dell'opera dei cacciatori di schiavi fuggitivi 
(detti 'Capitão do mato') che 
soprattutto nelle immense aree rurali 
ricevevano ricompense determinate 
dalla difficoltà della cattura e dal valore dello schiavo.

E subito dopo, nella stessa sezione e pagina:

A João Pinto De Souza, che risiede a Porto da Estrella, 
fuggì uno schiavo di nome Cosme, 
del popolo Cassange, 
di età di 30 anni più o meno, 
robusto e alto in proporzione, 
barba fitta, stempiato e con calvizie, 
chi ne abbia notizie 
si diriga alla residenza del Capitano João Gomes Vale, 
in via do Pescador, n. 12 che consegnerà la ricompensa”.

L'uso della parola 'nação' (nazione) 
che è stata qui tradotta con 'popolo
dovrebbe definire una specifica etnia, ma si tratta, in realtà, 
di definizioni vaghe destinate in qualche modo a differenziare gli africani 
in base alla loro provenienza.

Cassange era un importante località in Angola
(colonia portoghese già dal XVII secolo) 
sede di un famoso e importante 
mercato di schiavi.

Ancor oggi, in area rurale, 
i discendenti di africani sono valutati, 
tra il serio e il faceto, 
in base a determinate caratteristiche fisiche etniche 
che indicano l'attitudine o meno al lavoro.

L'età dello schiavo era ovviamente approssimativa 
per schiavi nati in Africa e poi trasportati in Brasile.

Dopo questi due annunci, a confema della normalità contemporanea
vi è un annuncio di vendita di una casa.

[Ho voluto prendere a paragone un giornale italiano
dello stesso periodo.
Ebbene, il "Giornale Italiano", pubblicato nella stessa data,
e che riporta nell'Intestazione:
"Tutti gli atti d'Amministrazione posti in questo foglio sono officiali",
e svolgeva quindi la stessa funzione della "Gazeta",
pubblica solo notizie estere 
(è ancora in corso la conquista dell'Europa
da parte delle truppe napoleoniche),
atti dell'amministrazione francese
e il programma del Teatro alla Scala.]
  

venerdì 15 luglio 2016

La schiavitù nella piccola pubblicità (2)


Ho diviso i gruppi di annunci in periodi 
scanditi da leggi, decreti e fatti storici.
Faccio notare che, praticamente, 
in ogni edizione del giornale vi erano offerte 
di compravendita di schiavi. 
Ho scelto solo alcuni degli annunci tra tutti quelli trovati
scartando quelli essenzialmente uguali.

Inizio con il periodo dal 1808 al 1821.
Nel 1808, infatti, la famiglia reale portoghese, 
per sfuggire all'invasione napoleonica si trasferì in Brasile 
(con un seguito calcolato in circa 15000 persone) 
e vi rimase fino al 1821 anno della morte di Napoleone.

Inizia in questo 1808, 
in concomitanza con lo sviluppo delle grandi monoculture 
dello zucchero e del caffè, 
e con la riorganizzazione dell'attività mineraria, 
la più grande tratta di schiavi che introdusse, 
fino al 1850, 
un milione e quattrocentomila schiavi in Brasile.

Il 13 maggio 1808 Dom João Principe Reggente crea,
per decreto, quella che, in pratica,
sarà la Gazzetta Ufficiale del Regno.

Il 10 settembre di quell'anno appare
il primo numero della Gazeta de Rio de Janeiro”.   

Nell'emeroteca citata il primo numero disponibile
è del marzo 1809.

Iniziamo quindi dal 1 marzo 1809 che,  
nella sezione Avisos, pubblica:

Il 20 agosto ultimo scorso, 
fuggì uno schiavo nero di nome Matheus 
con i seguenti segni distintivi: 
viso grande e rotondo, 
con due cicatrici, 
una sopra il sopracciglio sinistro 
e un'altra sulla schiena, 
occhi piccoli, statura normale, 
mani grandi, dita grosse e corte, 
piedi grandi e corpo grosso. 
Nel negozio di tessuti di Antonio José Mendes Salgado de Azevedo Guimaraes, 
in via da Quitanda, n. 61, 
sarà dato a chi lo consegnerà, oltre al risarcimento delle spese sostenute, 
12$800 reis di ricompensa“.

Il testo è inserito dopo un annuncio 
di vendita di una barca e di un'asta di stoffe.
Per incredibile che sembri 
l'annuncio immediatamente successivo 
è la relazione di una raccolta fondi di beneficenza 
in cui il valore minimo donato era , si legge, di 1$280 reis 
e il valore massimo 300$000 reis donati dal Governatore.

Da notare il nome 'cristiano' imposto agli schiavi e 
i dettagli della minuziosa descrizione dello schiavo 
che, purtroppo, ricordano la descrizione di un'automobile usata
ai giorni nostri.

(La moneta dell'epoca era il 'mil reis', letteralmente 'mille re' e la grafia era appunto 1$000. 
Per avere un'idea del valore ricordiamo che, nel 1833, 
2$500 corrispondevano a gr 3,59 di oro.

La schiavitù nella piccola pubblicità (1)



In Brasile, nel secolo XIX, 
su tutti i giornali locali, 
vi era, come ora,
la sezione dedicata agli annunci economici,
in portoghese Avisos.

In quella sezione si vendevano 
e si offrivano merci,
come vedremo, di svariato tipo,
dai libri alle carrozze, alle navi.

Tra le "merci" poste in vendita spuntano, 
oggi incredibili,
gli annunci di schiavi,
da comprare, 
vendere e affittare come fossero,
appunto, “merci”.

Di questi annunci, in Brasile, hanno già trattato,
nella seconda metà del secolo XX, autori famosi,
in modo accademico e imponente.

Il mio impatto, devo riconoscere traumatico,
con questi annunci avvenne, per caso,
durante ricerche su giornali brasiliani del secolo XIX.

Pur conoscendo la storia della schiavitù 
in Brasile a grandi linee,
sconvolgente fu la sorpresa nel constatare
come tale commercio fosse considerato normale all'epoca.

Nei prossimi post cercherò 
di descrivere una infima parte
di questa assurda normalità
che ricorda e anticipa 
altre assurde normalità che l' hanno seguita.


Tutti gli annunci sono tratti da:
http://bndigital.bn.br/hemeroteca-digital/
che consiglio 
a tutti coloro che sappiano leggere in portoghese.

domenica 13 marzo 2016

Magia: allontanare una persona sgradita

Ho trovato per caso questa 'magia'.
Va che funziona...

Magia: per allontanare una persona sgradita.

In periodo di luna calante,
durante sette giorni consecutivi.
Isolatevi in una stanza e ripetete, 
anche mentalmente o sottovoce
per 52 volte la parola magica: 

UMMIA

a partire dall'ottavo giorno i risultati dovrebbero iniziare a manifestarsi.

Nient'altro, sembra facile e può essere utile

'Magia" tratta da "54 nomi di potere"
Secondo Wikipedia 'ummia' era il capo delle scuole dei Sumeri.

lunedì 2 marzo 2015

lixeiros e netturbini

Nel magggio 1974, a Firenze,
partecipai ad un festival di documentari sul "terzo mondo".
Si diceva così, allora, prima del 'politicamente corretto'.
Uno dei documentari mostrava la vita dei netturbini neri
che dovevano correre, con i sacchi della spazzatura,
dietro al camion guidato da un autista bianco che,
a bassa velocità, non si fermava mai.
Era l'esempio dell'assurdità dell'apartheid.
Oggi posso vedere la stessa cena dalla mia finestra
con l'unica differenza che, al grido degli spazzini,
il camion si ferma ogni tanto.    

domenica 29 dicembre 2013

pieno impiego

Le statistiche dicono che, in pratica,
non vi è disoccupazione a Porto Alegre.
Sui numeri posso essere d'accordo,
sulla qualità e sicurezza del posto di lavoro,
avrei invece dei dubbi.
Ieri sono entrato in un negozio di calzature con mia moglie,
uno dei tanti del centro della città.
Mentre mia moglie sceglieva dei sandali,
io, seduto,
mi sono permesso di contare le persone presenti:
tre clienti e ben dodici tra commessi e cassiere.
Del resto, dove faccio benzina,
vi è un benzinaio per ogni pompa,
oltre alla cassiera e alle commesse del negozio.
Ognuna di queste persone,
tranne eccezioni,
riceve lo stipendio minimo fissato per legge
di R$ 730,00, circa 230 euro al mese.   

sabato 28 dicembre 2013

fracassoni

I fracassoni di Porto Alegre sono divisi in vari tipi:
le auto vecchie senza scappamento (tubo di, ovviamente),
le moto senza scappamento,
auto e moto con scappamento bucato,
moto potenti in accelerata,
e, i peggiori di tutti,
macchine con apparecchi stereo di non so quanti watt
che passano a finestrino aperto con le peggiori canzoni possibili
(basta che ci sia un tum-tum)
con decibel da motori d'aereo
al punto da far suonare gli antifurto delle macchine parcheggiate
e far tremare i vetri.
Sembra non ci sia una proibizione specifica,
in ogni caso, se c'è, nessuno la fa rispettare. 

venerdì 27 dicembre 2013

impunità

Mattina, ore otto e trenta circa, camminando nel Parco,
un signore anziano seduto su una panchina,
si avvicina un giovane e con un gesto rapido afferra
il sacchetto appoggiato al lato,
il vecchio si attacca al sacchetto e comincia a tirare
l'altro si guarda intorno,
siamo in sei o sette nel raggio di duecento metri
da uno spintone al vecchio e se ne va
senza il sacchetto,
Calmo e tranquillo,
sa bene che nessuno di noi
si azzarderà a fare qualcosa per paura che sia armato
e nessuno telefonerà alla polizia
che arriverebbe dopo mezz'ora
e chiedendo spiegazioni.
Tutto nella normalità. 

giovedì 12 dicembre 2013

senzatetto

i senzatetto o meglio come specifica il termine brasiliano "moradores de rua"
e cioè "abitanti di strada",
vivono effettivamente per strada nel centro e in quartieri di classe media
dove possono raggranellare qualche soldo per cibo e/o droga.
Durante l'estate sono naturalmente più numerosi,
ma ormai si installano dove possono nella più completa indifferenza
del potere pubblico.
Solo qui nella mia zona ce ne sono tre che ormai stanno trasformando
il loro accampamento in abitazione stabile.
Uno ha cominciato addirittura a far l'orto nell'aiuola che ha occupato.
Mah...
Naturalmente non ci sono servizi in mezzo alla strada...      

mercoledì 11 dicembre 2013

vita da pedone

Ecco: camminare per Porto Alegre, se da un lato è piacevole
perché puoi ammirare gli alberi fioriti,
(ce n'è sempre qualcuno fiorito, in questi giorni,
oltre alle acacie, abbiamo i meravigliosi flamboyant)
dall'altro è pericoloso e irritante.
Agli incroci, nel 90% dei casi,
non esiste un semaforo per pedoni e
si deve quindi fare attenzione ai semafori per auto
per sapere se puoi attraversare o no,
naturalmente se le macchine che girano dove devi passare tu
te lo permettono.  
Senza contare i buchi dei marciapiedi e,
soprattutto,
i maleducati (giusto per essere educato)
che parcheggiano sul marciapiede
o i camion che devono scaricare.
Vabbé non mi lamento troppo
perché sono uno dei pochi fortunati che si possono permettere
di andare al lavoro a piedi.

martedì 10 dicembre 2013

emametina benzoato

Eh purtroppo anche gli insetticidi dei campi vengono a rompere pure qui.
L'insetticida del titolo (di libero uso in Italia) nonostante sia riconosciuto
come neurotossico e teratogeno ne sarà autorizzato l'uso anche nel Rio Grande do Sul
dopo essere stato autorizzato negli stati del Centro Ovest per salvaguardare la maledetta
monocultura OGM della soia richiestissima da Cina e Europa.
mah...

lunedì 9 dicembre 2013

"Flanelinha" posteggiatore abusiv(issimo)

I "flanelinha" sono persone che appena posteggi in qualsiasi strada di Porto Alegre
(e della maggior parte delle città brasiliane),
arrivano e ti dicono "tá bem cuidado" e cioè: "è ben curata" riferita alla macchina.
E poi quando torni ti chiedono soldi.
Questo nei giorni normali, perché nelle grandi occasioni (partite, teatro ecc.)
sono organizzati in mafie e ti chiedono l'equivalente a 10 euro appena scendi dalla macchina.
Tra di loro ci sono drogati, senzatetto, pregiudicati e disoccupati.
Da un anno circa il comune ha avuto la grande idea di legalizzare la 'professione'
ed ora vicino a ristoranti, parchi ecc.
troviamo questi "flanelinha" legalizzati 'chiedendo' [eufemismo]
soldi a chi ha una macchina e vuole per di più posteggiare.

[flanelinha deriva da flanela
cioè flanella, panno, perché all'origine si occupavano di pulire le macchine]    

domenica 8 dicembre 2013

Rio Grande do Sul (secondo me)

Il Rio Grande do Sul

Stato brasiliano, all'estremo sud del Brasile, dalle caratteristiche peculiari per ragioni storiche, etniche e geografiche. Confina, infatti, a sud con l'Uruguay e ad ovest con l'Argentina e si tratta di un territorio conquistato dai portoghesi alla corona spagnola, in oltraggio al trattato di Tordesillas per il quale il “Continente di San Pedro”, come era conosciuto, avrebbe dovuto far parte del dominio spagnolo. Le lotte per il possesso del territorio fanno parte dell'epopea del Rio Grande do Sul, visto che la guerra di guerriglia era portata avanti dagli abitanti stessi che combattevano come forze irregolari contro forze altrettanto irregolari da parte spagnola. Sono state invece realizzate dagli eserciti regolari la conquista della città di Colonia da parte dei portoghesi e la reazione spagnola che portò all'occupazione della città di Rio Grande (unico porto naturale dello Stato) e la guerra di spagnoli e portoghesi alleati contro le missioni gesuitiche e la guerra contro il Paraguay.
Un fatto storico mitizzato, opportunamente rinverdito negli anni Ottanta del secolo scorso, è stato assunto come memoria comune da tutti gli abitanti compresi i discendenti di immigranti che cercavano un passato comune nella nuova terra. Si tratta della “Rivoluzione Farroupilha”, un'insurrezione iniziata nel 1835 dai proprietari terrieri contro una tassa imposta dal governo centrale sull'esportazione della carne secca (charque) maggior fonte di reddito del territorio. I proprietari terrieri che mantenevano eserciti privati a difesa delle frontiere (eserciti aboliti solo negli anni trenta del secolo XX) iniziano una guerra contro le forze regolari. La presenza di fuorusciti europei, in particolare italiani di fede politica repubblicana trasformarono questa insurrezione in una rivoluzione repubblicana (la costituzione fu ispirata e redatta dal conte italiano Tito Livio Zambeccari) alla difesa della quale accorsero rivoluzionari da molto lontano. Tra questi Garibaldi che gode qui di una fama intoccabile. Questi eserciti privati, guidati dagli stessi proprietari che avevano impegnato uomini e denaro in questa lotta e i cui nomi dominano la toponomastica di ogni città, erano formati da centinaia di “famigli” detti appunto gauchos in gran parte meticci delle antiche popolazioni indigene sottomesse dopo l'espulsione dei gesuiti. Essi si occupavano (la figura mitica sopravvive ancor oggi) delle immense mandrie bovine, all'epoca selvagge, vivevano a cavallo, mangiavano carne tutti i giorni, erano uomini liberi e orgogliosi che non sopportavano umiliazioni. Vi erano anche formazioni formate da schiavi che, attirati dalla promessa di libertà per chi combattesse si presentavano più o meno volontariamente. I lancheiros negros, al di lá di una facile mitizzazione posteriore ad uso dei loro discendenti, erano temuti dagli “imperiali” per il loro coraggio e furono determinanti in varie delle numerose e sanguinose battaglie avvenute in dieci lunghi anni.
Nel 1824 inizia la "colonizzazione" europea con l'arrivo programmato e finanziato dall'allora Impero del Brasile di immigranti tedeschi che saranno seguiti da altrettante immigrazioni programmate di italiani (nel 1875, ma già dal 1860 vi era stata una forte immigrazione italiana oriunda dal bacino del Plata), austriaci, svizzeri, russi, polacchi e giapponesi (senza contare altri tentativi falliti con inglesi e americani reduci dalla guerra civile). Vi è quindi nel Rio Grande do Sul un misto di etnie europee tra le quali prevalgono, per numero di immigrati e per numero di discendenti, gli italiani ed i tedeschi.
La figura mitica del gaucho venne adottata, come già detto, da molti immigranti sopratutto italiani che vedevano in essa un simbolo della loro libertà conquistata. Gli umili contadini partiti dal Lombardo Veneto (le popolazioni meridionali italiane erano state considerate dal governo brasiliano non affidabili) divenuti proprietari di terre (il modulo minimo coloniale era di trenta ettari e poteva arrivare a 100 ettari, un'estensione immensa se paragonata ai fazzoletti di terra in Italia), vanno a cavallo, hanno gli stivali e appena possono si comprano il fucile. Sono insomma diventati dei “signori” e possono ostentarne gli status simbol con orgoglio.
Il mito corona comunque una realtà fatta di lavoro e di progresso che ha permesso lo sviluppo dello Stato soprattutto nelle regioni coloniali dove la piccola e media impresa, alleate ad una base agricola familiare, formano un tessuto economico di tutto rispetto. Le regioni invece dove ancora domina il latifondo continuano a vivere un sottosviluppo arcaico appena imbellettato da macchine e tecnologie moderne.
La grande estensione del territorio ha creato delle enclave dove gli immigranti sono rimasti sempre un po' stranieri1 ed ancor oggi, anche se tutti i giovani, praticamente, parlano portoghese, in famiglia e nelle cittadine si continua a parlare il “talian” (una koinè di dialetti lombardo-veneti e portoghese), dialetti tedeschi (pomerano) e giapponese. Questa diversità linguistica pur attenuata dalla vita moderna (tv e spostamenti per studio e lavoro) è ancora viva anche nei più giovani e diventa evidente quando il gaucho inizia a parlare una lingua “straniera”. Le varianti linguistiche dei dialetti veneti, per esempio, sono ancora presenti nelle difficoltà di pronuncia (sc e geminate) e nel portoghese parlato dove sorgono strutture dialettali quali l'uso dei pronominali, totalmente assente nel portoghese brasiliano corretto (*me vou).


1Nel 1998, durante un corso in una di queste cittadine dell'interno abitate da discendenti di immigranti italiani, l'autore ha ascoltato, a spiegazione del buon livello di vita degli abitanti, la seguente frase: “brasiliani qui ze né pochi!”.

Parchi

Per fortuna ci sono i parchi, una grande eredità lasciata in altri tempi.
I tre grandi parchi di Porto Alegre sono un'ottima alternativa
durante la caldissima estate e un luogo per jogging e camminate
tutto l'anno.
E anche se i senzatetto ci si installano durante l'estate...  

sabato 7 dicembre 2013

mamma gli autobus...

premessa: gli autobus di Porto Alegre, a differenza dell'Italia, sono gestiti da aziende private di cui una a capitale pubblico.
Attualmente il biglietto integrale è di R$ 2,85 che al cambio attuale è meno di un euro.
Il problema è che, nel 90% dei casi, si tratta di camion adattati con motore anteriore, frenate incredibili, riprese assordanti, l'assurdità, nella maggior parte dei casi, di un'unica porta di discesa la doppia assurdità di un'unica porta di salita bloccata da un tornello controllato da un bigliettaio che, per chi non ha la tessera elettronica, deve contare i soldi e dare il resto. 

venerdì 6 dicembre 2013

rifiuti e riciclaggio

dunque,
secondo istruzioni ricevute verbalmente,
il lunedì, mercoledì e venerdì,
raccolgono i rifiuti organici
a partire (sembra) dalle 18,
il martedì mattina e il venerdì mattina
- a partire dalle otto -
i rifiuti riciclabili.
Rimane una domanda:
e il resto?
ossia tutto ciò che non è né organico né riciclabile?
(polistirolo, gomma, lampade bruciate ecc.)
      

mercoledì 20 marzo 2013

Brasile: milioni per curare l'obesità

Dati del Ministero della Sanità brasiliano
indicano in 488 milioni di reais
(191 milioni di euro)
il costo annuale delle cure per l'obesità
e le malattie connesse  a carico dello Stato.
Di questi 116 milioni di reais
(45 milioni di euro)
le spese per la cura di obesità grave.

Con tali dati, il Ministero ha giusitificato
l'abbassamento dell'età
da 18 a 16 anni
per gli interventi di chirurgia bariatrica a carico dello Stato.

Brasile: Monsanto e accordi extragiudiziari

La multinazionale Monsanto per evitare una probabile
sconfitta giudiziaria sta firmando accordi con agricoltori
che non hanno pagato le royalties sull'uso
della soia transgenica RR1.
Nell'accordo
definito una zappa sui piedi dagli avvocati
gli agricoltori riconoscono la proprietà intellettuale
della Monsanto che in cambio si impegna a non
esigere le royalties sulla RR1.
(La RR1 non è più prodotta dalla Monsanto
che nel lanciare la prossima soia ogm
potrà contare su accordi firmati dove
si riconosce che la soia ogm è di sua proprietà.)  

Brasile: coppa e calendario scolastico

La segreteria dell'educazione dello Stato del Rio Grande do Sul
ha confermato cambiamenti nel calendario scolastico 2014
per permettere agli studenti di seguire le partite senza
perdere un solo giorni di scuola.

Brasile: importazione di benzina

La Petrobras, gigante petrolifero statale
oltre a confermare prossimi aumenti
dei combustibili in data indefinita
ma non vicina
ha quantificato in 972 mila barili al giorno
il fabbisogno di combustibili raffinati
da importare nel 2013.

Brasile: carbone per energia elettrica

Il governo ha deciso di comprare anche energia elettrica
prodotta con carbone.
Il problema dei gas emessi in atmosfera sarà risolto:
"Non abbiamo ancora una soluzione. Ci saranno
comunque contropartite."  

Brasile: assegni a vuoto in diminuzione

Sono stati un milione duecentomila
gli assegni a vuoto emessi in Brasile
nel mese di febbraio.
0,1% in meno sul febbraio 2012.

Brasile: complicità tra giudici e avvocati

Il presidente del Supremo Tribunale Federale
(la più alta corte brasiliana)
ha dichiarato:
"Ci sono molti giudici da mettere alla porta.
Questa complicità tra giudici e avvocati è molto dannosa.
Sappiamo che vi sono decisioni amiche,
condiscendenti, non regolari"
e ha concluso affermando che
aveva già bevuto "birra e wisky" con avvocati
senza per questo farsi influenzare.

martedì 19 marzo 2013

Brasile: polemica culturale

Polemica sui voti ottenuti dai temi
dell'esame nazionale di ammissione all'Università.
Redazioni con errori madornali hanno ottenuto
il punteggio massimo che è stato giustificato
dal Ministero dell'Educazione come
"un giudizio globale e non puntuale"


Brasile: agevolazione importazioni

Il Ministero dell'Agricoltura ha decretato
agevolazioni per alimenti e bevande che saranno
importati per far fronte alla domanda
creata dalla coppa del mondo del 2014.

Brasile - Argentina: Vale do Rio Doce

I direttori presidenti della Vale do Rio Doce
in Argentina si sono "rifugiati" in Brasile
per decisione della Compagnia
che ha ritenuto pericolosa la loro
permanenza nel Progetto Rio Colorado
ormai sospeso.

Brasile: tasse indirette

Secondo uno studio divulgato dal sindacato
dei Procuradores de Fazenda
(agenti della Agenzia delle Entrate)
il 44,2% del prezzo di uno shampoo
è costituito da tasse.
Così come il 32,33% del prezzo dello zucchero
e il 41,74% di un filtro solare
(prodotto molto usato in Brasile
data l'alta incidenza di melanomi)

Brasile: aumento del tasso di interesse

La Banca Centrale brasiliana
ha già dichiarato che nella prossima
riunione del comitato gestore
il tasso di interesse interbancario
passerà dagli attuali 7,25% a 7,5%.

Brasile: Belo Monte

Saranno necessari 4 miliardi di reais
(un miliardo e mezzo di euro)
per la linea di trasmissione
di 2140 km
che porterà l'energia della
contestata idroelettrica di Belo Monte
fino ai centri di consumo.

Brasile: prezzi alimenti

Nonostante la rinuncia fiscale operata
dal governo federale che ha desonerato
in ben 9,5% le imposte sugli alimenti di largo consumo
i prezzi non sono scesi e in alcuni casi sono aumentati.

Brasile: la guerra delle royalties

É sempre più accesa la lotta
in parlamento e nei ttribunali
tra gli stati che vogliono una divisione
pressoché igualitaria delle royalties
e gli stati produttori di petrolio
quali Rio de Janeiro e Espirito Santo.

Brasile: furto elettricità

secondo l'azienda di distribuzione di energia elettrica,
in Porto Alegre, vi sarebbero almeno
50000 consumatori clandestini
che si legano direttamente ai fili elettrici
senza autorizzazione e contatore.

lunedì 18 marzo 2013

Brasile: Coppa del Mondo

per l'ennesima struttura in preparazione
alla coppa del mondo,
a Porto Alegre saranno tagliati 175 alberi
per permettere l'allargamento della strada
che porta dal centro della città
allo stadio dove verranno disputate
quattro (4) partite della coppa del mondo.

Brasile: sciopero dei mezzi pubblici

Il tribunale del lavoro ha proibito
lo sciopero selvaggio di autisti e bigliettai
degli autobus urbani di Porto Alegre
per evitare il caos creato in città
nel mese scorso con il blocco degli automezzi
e l'operazione tartaruga che ha visto centinaia
di autobus bloccare la città.

Brasile: scabbia ovina

Nel Rio Grande do Sul
sono già stati vaccinati 11600
capi di ovini
nel tentativo di combattere
la diffusione della scabbia ovina.

Brasile: coltivazione del tabacco

il governo federale
sta finanziando la riconversione
delle piantagioni di tabacco e della filiera aggregata.

Brasile: economia 2013


secondo analisti brasiliani
il 2013 sarà di nuovo caratterizzato da:
consumo in aumento
offerta insufficiente
inflazione in crescita
che sarà combattuta con
aumento degli interessi
rinuncia fiscale
manovre sul cambio.

Brasile: mercato automobilistico

-2,03%
questo è il dato sulla vendita di
auto nuove
del gennaio 2013
sul gennaio 2012.

Brasile: occupazione

-1,1 %
questa è la percentuale di nuovi posti di lavoro
nell'industria brasiliana del gennaio 2013
sul gennaio 2012.
Nel settore delle raffinerie
punto debole dell'industria brasiliana
la differenza è stata del -14%  

Brasile: energia elettrica

Le compagnie di distribuzione di energia elettrica
hanno restituito agli utenti, nel 2012
437,8 milioni di reais
(170 milioni di euro)
come indennizzo per
interruzioni di servizio.  

Brasile: Visto USA

sembra ormai sospeso
a tempo indeterminato
il progetto di semplificazione
del rilascio di visto americano
a cittadini brasiliani.
Il Brasile rifiuta la condivisione
di dati sulla sicurezza richiesti
dagli USA.

Brasile - Argentina -Vale do Rio Doce-

Vale do Rio Doce
la maggior azienda mineraria brasiliana
non potrà licenziare i 6,5 mila
dipendenti argentini del suo
malaugurato investimento
di sfruttamento di potassio
Rio Colorado
in Argentina
che ha già inghiottito
più di due miliardi di dollari.

Brasile: ONG mui amica

Una Onlus molto vicina al governo federale
ha ricevuto un contratto
senza gara d'appalto
del valore di 32,7 milioni di reais
(12 milioni e 700 mila euro)
per montare una struttura di controllo
del movimento merci e passeggeri.  

Brasile: Maracanã ai privati

Dopo aver speso milioni e milioni
del governo federale
per la costruzione del nuovo stadio
del Maracana,
il governo statale di Rio de Janeiro
affiderà la gestione
ad un'impresa privata.

Brasile: campagna elettorale

Il presidente Dilma Roussef,
dopo l'indicazione del partito (PT)
ha in pratica già iniziato la campagna elettorale
 per la rielezione che avverrà nell'ottobre del 2014
(dopo la coppa del mondo) e ha perciò iniziato
comizi, abbracci a elettori, baci ai bambini. ecc.

mercoledì 9 gennaio 2013

colloquio quattro

[i dialoghi sono sempre in portoghese tranne 1 su circa duecento]

io: prego, mi dica
lui: volevo il passaporto per mia moglie
io: lei è cittadino italiano?
lui: sì, dal mese scorso
io: ha un documento?
lui: sì
[controllo a video]
io: non ci risulta che Lei sia sposato
lui: sono sposato da tre anni
io: ma non ha consegnato il suo certificato di matrimonio
lui: a chi?
io: al Consolato
lui: no, devo consegnarlo?
io: sì, un duplicato con traduzione
lui: traduzione in inglese?
io: no, in italiano
[e poi dicono che non ho pazienza]
lui: consegno il certificato e mi date il passaporto per mia moglie?
io:  no, sua moglie deve chiedere la naturalizzazione per matrimonio
lui: ma lei non è discendente di italiani
io: appunto deve chiedere la naturalizzazione se vuole diventare cittadina italiana
lui: no, ma lei voleva solo il passaporto
io:  per avere il passaporto italiano occorre essere italiani
lui: allora deve presentare tutto come me, il certificato del nonno, bisnonno ecc.
io: no, perché è una naturalizzazione,
    facciamo così, lei mi porta il certificato di matrimonio
    e poi le spiego il prossimo passo

[nel fascicolo del tizio di cui sopra il messaggio PEC del comune italiano:
... è regolarmente iscritto alle liste elettorali di questo comune...
insomma voterà pure lui...]

martedì 8 gennaio 2013

globalizzazione 3

riprendendo il discorso del post precedente...


forse fare la mia parte significa essere uno in più
uno in + in una sottoscrizione
uno in + in una raccolta fondi
uno in + nel boicottare una marca
[c'è chi dice che i nostri acquisti al supermercato
sono più importanti ed efficaci del nostro voto]
uno  in + nel diffondere una notizia o una novità
o un'idea

dicono che conta...

giovedì 3 gennaio 2013

globalizzazione 2


sempre a proposito di globalizzazione
mi chiedo

cosa mi tocca più da vicino:
gli stupri in India,
la violenza in Timbuctù,
i massacri in Siria
o
il posteggiatore abusivo che mi estorce una moneta?
o la polizia che li tollera?
o l'idiota del sindaco che li legalizza?

sicuramente gli ultimi tre.

e cosa posso o devo fare io?

per le tragedie che avvengono a migliaia di chilometri da me,
probabilmente non posso far niente.
(in questi casi, da cattolico incallito, credo che una preghiera silenziosa
sia più efficace di una sottoscrizione pubblica)
o forse dovrei fare di più?

e per il resto?
come straniero ho delle gravi limitazioni nella mia possibilità di reazione civica.  
forse per questo esprimo qui il mio disappunto
(o forse solo mi lamento)
per essere oggetto (vittima?) di un sopruso banale,
stupido e insopportabile:
"non sopporto i posteggiatori abusivi e ritengo complici
i poteri pubblici che li permettono o addirittura li approvano"

Se le "grida spagnole" non risolvono una situazione
ciò non significa che la si debba accettare.

particolarismo idiota?
probabilmente sì.
ma dove mi posso situare io
persona normale (o quasi)
che vive una vita normale (o quasi)

ci devo pensare su...

colloquio tre

(il colloquio si è svolto in portoghese)

io: Prego
la signora: sono qui
io: voleva informazioni su cosa
la signora: non lo so, mi hanno detto di venire qui
io: scusi, chi ha detto?
la signora: ho ricevuto una lettera.
io: dal Consolato?
la signora: 
io: ha portato la lettera
la signora: no
io: ricorda cosa diceva?
la signora: no, era scritta in italiano.
io: Lei è cittadina italiana
la signora: sì, non lo so
io: ha un documento
la signora: solo la fotocopia della carta di identità
io: beh vediamo...
[fotocopia di carta di identità del 1995]
[controllo a video]
io: sì, Lei è cittadina italiana dal maggio scorso.
la signora: e adesso?
io: non saprei, voleva richiedere il passaporto?
la signora:ecco sì, sono qui per il passaporto.
io: ha prenotato?
la signora: non lo so.
[controllo a video]
io: sì, è prenotata per le 10 e 10, ha portato i documenti e le foto?
la signora: no
io: ha letto le istruzioni sul sito
la signora: no
io: ecco il foglio con le istruzioni in portoghese,
la signora: non sarà possibile farle il passaporto oggi,
quando deve partire?
la signora: per dove?
io: ha un viaggio programmato
la signora: no
io: beh allora dovrà prenotarsi di nuovo e poi tornare con i documenti e le foto
la signora: va bene.

[pure la signora riceverà il plico elettorale, anche se non immagino cosa ne farà...]

mercoledì 2 gennaio 2013

globalizzazione; sì o no?

di tanto leggere quello che dicono gli altri,
siano essi esperti o ritenuti tali,
mi è venuta voglia di dire pure la mia.
a chi interessi e chi la leggerà non lo so,
ma perlomeno l'ho scritto.

stasera, a casa, la nostra cena comprendeva:
vino cileno
sardine portoghesi,
con pelati italiani
e pasta italiana,
caffè brasiliano
(definizione molto generica, tanto quella usata qui in Brasile di "pane italiano")
fatto con moca italiana
bevuto in tazzine cinesi
con tovaglioli argentini
le posate sono cinesi
e devo avere dimenticato qualcosa...

non è certamente il km 0
dal punto di vista ecologico un vero disastro.

mi domando:
è giusto?
è corretto?
è davvero normale?

e anche:
mi devo sentire in colpa?

ma se tutte le economie forti vivono di esportazione,
se il made in Italy è quello che salva l'economia italiana,
perché dovrei essere contro?

ricordo, ormai vari anni fa,
in un servizio alla televisione francese,
giornalisti francesi attaccavano una giornalista cinese
con dati alla mano,
dimostrando che lo sfruttamento degli operai cinesi
era quasi una schiavitù.

alla fine, forse stanca,
la giornalista concluse:
"può essere vero, ma io so una cosa sola: in Cina non si muore più di fame".

 mah...
  

mercoledì 21 novembre 2012

colloquio due

dialogo sempre in portoghese:

lui - avete sbagliato il cognome di mia moglie sul passaporto.-

io - posso vedere?-

[controllo]

io - come determina la legge italiana, sua moglie è iscritta
con il cognome da nubile-

lui - ma non si chiama più così-

io - per l'Italia continua con lo stesso cognome-

lui - ma ho comprato il biglietto per gli Stati Uniti,
con il cognome da sposata.-

io - usi il passaporto brasiliano-

lui - con tutti i soldi che ho speso per avere un passaporto europeo,
devo usare il brasiliano, che assurdo.-

non soddisfatto ha voluto parlare con il Console...

Dimenticavo, anche questo cittadino voterà...    

colloquio uno

dialogo ovviamente in portoghese:

lei - il mio passaporto è scaduto, non so se devo farlo qui,
o alla Polizia Federale quello nuovo. -

io - sta parlando di passaporto italiano o brasiliano?-

lei - italiano.-

io - il passaporto italiano lo può rilasciare solo l'autorità italiana.
ma lei è iscritta in questo Consolato?-

lei - non lo so.-

io - mi dia un documento per controllare-

[prendo il documento e controllo]

io - lei è iscritta qui, ma irreperibile dal 2009-

lei - come?-

io - ha cambiato indirizzo e non ha avvisato il Consolato.-

lei - perché devo avvisare il Consolato?-

io - è la legge italiana: comunicare trasferimenti e cambiamenti di stato civile,
qui risulta che è nubile.-

lei - sono sposata da dieci anni e ho due figli.-

siccome la signora ha aggiornato i suoi dati, ad aprile riceverà il plico elettorale
per votare e eleggere deputati e senatori.

telefonata uno

il dialogo si è svolto in portoghese naturalmente:

lui - volevo sapere se posso chiedere 
il passaporto per mio figlio?-

io - ha già consegnato il certificato di nascita?-

lui - no. -

io - ma quanti anni ha?-

lui - compirà 18 anni tra due mesi.-

io - e perché non ha ancora consegnato il certificato di nascita?-

lui - non voglio che faccia il militare per l'Italia. -

io - il servizio militare in Italia è volontario. -

lui - sicuro?-

io - -

lui - mi avevano detto che potevano mandarlo in Afghanistan per tre anni. -

io zitto

lui - allora posso fare la cittadinanza di mio figlio, vuole studiare negli Stati Uniti.-

io zitto

lui - allora porto il certificato. -

io - quando vuole.

ognuno tiri le conclusioni che crede...
comunque il signore di cui sopra voterà alle prossime elezioni.

domenica 18 novembre 2012

constatazione tre

solo uno
dei circa quaranta naturalizzati
che hanno giurato fedeltà
alla Repubblica
ha saputo tradurre
senza aiuto
la frase del giuramento.

ma tutti voteranno alle prossime elezioni...

constatazione due

i giornali di Porto Alegre
pubblicati dal 1915 al 1920
citano nomi degli italiani
convocati dal governo italiano
per combattere
nella prima guerra mondiale.
Quindi:
- si sapeva che l'Italia era in guerra
- si sapeva che chi era italiano doveva presentarsi
alla chiamata alle armi.

constatazione 1

delle centinaia di persone ricevute
che richiedono
il riconoscimento della cittadinanza italiana
nessuna ha mai parlato in italiano
anche se alcune hanno dichiarato
di saperlo parlare.

venerdì 21 settembre 2012

porto alegre - brasile 21/09/12

dai giornali:

Il Governo Regionale libera credito per le imprese danneggiate dai temporali.

La polizia sequestra 95 kg di marijuana. Sui pacchi vi erano immagini di Bob Marley

Il Brasile riduce la disoccupazione del 20% in due anni (da 8,2 a 6,7)

Operaio muore in incidente sul lavoro

Sarà lanciata l'asta per l'appalto della nuova stazione dei pullman che entrerà in funzione prima della coppa del mondo del 2014
[a Porto Alegre non esiste una stazione ferroviaria]

Secondo dati del governo, solo il 46,5 dei brasiliani ha accesso a internet

Nuovo tentativo di incendio ad una scuola nel nord dello stato. E' il quinto caso in due mesi. Si pensa a rivalità tra gang scolastiche

diminuisce l'indice di analfabetismo in Brasile da 9,7 (2009) a 8,6 (2011). Si tratta di circa 13 milioni di persone, 90% dei quali ha più di 25 anni.