Annunci di compravendita di schiavi nel Brasile del XIX secolo
Continuiamo con la
“Gazeta” di Rio de Janeiro,
all'epoca l'unico giornale periodico
del Brasile,
finanziato dalla corte portoghese e che,
come già detto,
svolgeva anche la funzione di Gazzetta Ufficiale.
Nell'edizione del 14
febbraio 1810,
sempre nella sezione Avisos,
tra l'annuncio
dell'apertura di un testamento
e l'offerta di utensili, troviamo:
“Il 15 agosto
[oltre sei mesi prima] fuggì un negro
[anche se esistevano già ex
schiavi,
un negro che fugge è implicitamente uno schiavo] alto,
gli spuntava la
barba,
aveva occhi piccoli
e rossi,
musone
[in senso
fisico e non di rabbia o tristezza]
con un segno di
ferita sullo stinco
è di proprietà di
Padre Passos,
cappellano della Fortezza 'São João'".
[anche i religiosi
avevano i loro schiavi,
segno anche di status sociale].
Di seguito,
tra
l'annuncio dell'apertura di un ufficio notarile
e l'offerta di pezzi
di ricambio per navi, troviamo:
"Un mulatto di nome
Luiz
[figli di una schiava con un bianco,
di solito il padrone,
nascevano comunque schiavi]
schiavo del capitano José Luiz Marques,
residente a Paratí e ha le seguenti caratteristiche:
statura ordinaria,
capelli quasi lisci,
gambe snelle di colore pallido,
con problemi di
vista,
poca barba
e su uno stinco una
piccola macchia bianca di una cicatrice,
avrà circa
quarant'anni
e vive da fuggiasco
da alcuni anni.
Chi lo catturi,
oltre alle spese,
riceverà un premio doppio."