lunedì 25 luglio 2016

La schiavitù nella piccola pubblicità (11)


Annunci di compravendita di schiavi nel Brasile del XIX secolo


Il 14 maggio 1811, esce a Salvador di Bahia, 
nel nordest del Brasile, 
il giornale “Idade d’Ouro do Brazil”, 
il secondo giornale pubblicato in Brasile.

Come la Gazeta di Rio de Janeiro 
anche “Idade d'Ouro do Brazil” è, 
in pratica, un giornale ufficiale, 
anche se di proprietà privata. 
Il giornale esce con il beneplacito 
del Governatore di Bahia e, 
data la sua funzione, 
sarà conosciuta come la “Gazeta” di Bahia.

La grande differenza è che il giornale, 
per essere di iniziativa privata,
sarà sottoposto a censura preventiva.

Il 23 luglio 1811 nella sezione Avisos 
de “Idade d'Ouro do Brazil”, 
troviamo:

Chi voglia vendere schiavi ufficiali 
di muratore e carpintiere 
si rivolga a Joaquim da Silva Guimarães, 
che abita in via Caes da Ainaras

Si definiva “ufficiale” di varie professioni, 
lo schiavo che, su richiesta del padrone,
avesse lavorato come apprendista 
presso qualche artigiano che, 
a pagamento, insegnava il mestiere richiesto.

Su “Idade d'Ouro do Brazil” vi è un'altra sezione
con informazioni importanti:
si tratta della relazione delle navi 
che salpano o approdano al porto di Salvador de Bahia. 

In questa sezione, nella stessa edizione del 23 luglio 1811
troviamo questo breve resoconto:

"Questa imbarcazione era in viaggio 
dal porto [dell'isola di Fayal]verso Havana, 
ebbene a otto leghe dall'isola di San Domingos 
[dove gli schiavi avevano appena espulso i francesi e eletto un re] 
incontrò un Brigantino di guerra dei negri di detta isola 
che la portarono fino alla base della loro squadra 
e, verificato che la nave aveva 400 e più negri da vendere, 
lo comunicarono al re 
che li fece sbarcare, li valutò per prezzi diversi 
e fece pagare tutto il valore con generi del paese.

La notizia è da valutare ma fa pensare ad ipotesi già note
secondo le quali la schiavitù fosse un'istituzione 
presente anche in varie società tribali africane.


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