Brasile del XIX secolo: la schiavitù nella piccola pubblicità
“Gazeta” di Rio
de Janeiro
Edizione del 7
settembre 1811
Nella sezione
Avisos,
dopo l'annuncio delle novità librarie,
troviamo:
"Il 1º di questo
mese,
fuggirono a Antonio José da Costa
residente in via Quitanda
due schiavi,
uno di nome José, mulatto, abbastanza chiaro,
alto, poca barba, con 20
anni,
con varie cicatrici e macchie di rogna sulle gambe,
carpentiere di casa,
scalzo, pantaloni e giubbetto di panno verde
e l'altro negro, 'ladino' di Angola,
alto, faccia rotonda con macchie gialle su un
braccio,
di mestiere muratore.
Si raccomanda ai
capitani delle varie imbarcazioni
che escono da questo porto
e ai
viaggiatori di tutte le terre tutta la cautela
per evitare la loro
emigrazione
e a chi ne darà notizie sarà data ricompensa."
Ricordo che “ladino”
significava integrato,
parlava portoghese e quindi valeva di più.
Già nel 1811 era
possibile fuggire
verso Uruguay e Argentina
e verso la lontana Guyana
francese per ritrovare la libertà.
e subito di seguito
"Chi incontri un
negro ancora un ragazzo
dell'etnia Cabinda che parla congo
[definizione
generica per lingua africana]
bello, ben nero,
con marche di
vaiolo,
denti aperti
davanti,
con marche
[tatuaggi]
della sua terra sulla schiena
e una cicatrice
sul ginocchio che è
fuggito il 10 agosto
si rivolga a Valerio
José Pereira
residente in Paquetà
e sarà ben
ricompensato."
da dove sono tratti tutti gli annunci.
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