domenica 11 marzo 2012

All'Italia (10) parafrasi guidata 3

andiamo avanti:

Rettor Signore

da “rettore” (che regge, dirige)

del cielo, del cielo

Signore del cielo, cioè “Dio”;

io cheggio chiedo

se veggio significa vedo,
e seggio significa siedo,
è facile capire che cheggio significa chiedo;

che la pietà che che la pietà che
Ti condusse in terra che Ti fece incarnare

ma potremmo lasciare l'originale: Ti condusse in terra

una nota sul Ti: non in tutte le lingue (soprattutto nel XIV secolo) ci si rivolge con il tu confidenziale, pur maiuscolo, alla Divinità.

volga faccia volgere, dirigere lo sguardo, guardare
al Tuo dilecto al Tuo diletto (preferito)

dilecto, dal latino;
l'incontro di consonanti ct del latino, si è trasformato, quasi sempre, in italiano nella doppia t;

almo

almo è una parola sconosciuta nell'italiano attuale e perciò si deve ricorrere al dizionario che ci dice:

almo glorioso, santo

paese Italia

Riscriviamo ora, una prima parafrasi dei versi che abbiamo esaminato parola parola:

Italia mia, nonostante sia inutile parlare delle ferite mortali così profonde
che vedo nel tuo bel corpo,
desidero, almeno che i miei sospiri siano come sperano il Tevere e l'Arno e il Po
(come spera l'Italia),
dove addolorato e preoccupato ora sono seduto.
Signore del cielo chiedo che la pietà
che Ti fece incarnare
Ti faccia volgere lo sguardo al Tuo diletto e santo paese.

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